“Alligator Alcatraz”, parla l’italiano detenuto: «Siamo in gabbia come polli». L’appello di Mirabella Costa alle autorità italiane
Dal centro di detenzione per migranti voluto da Trump nelle paludi della Florida, un cittadino siciliano chiede aiuto.
ALLIGATOR ALCAZTRAZ, FLORIDA – «Mi facciano uscire da quest'incubo». È l'appello lanciato da Gaetano Mirabella Costa, 45 anni, cittadino italiano originario della Sicilia, attualmente detenuto nel centro per migranti irregolari noto come Alligator Alcatraz, nel cuore delle Everglades, in Florida.
A raccontare la sua vicenda è stato lo stesso Mirabella Costa in un’intervista rilasciata al Tg2, dove ha descritto condizioni di vita durissime all’interno della struttura: «Siamo in gabbia come i polli, trentadue persone per ogni gabbia. Ci sono solo tre bagni all’aperto, vedono tutti quello che fai». Una situazione che l’uomo definisce insostenibile.
Detenzione senza incriminazione formale
Da oltre dieci anni residente in Florida, Mirabella Costa era stato arrestato per aggressione, in seguito a una denuncia per violenza sporta dalla sua ex moglie. Dopo sei mesi in carcere, avrebbe dovuto essere liberato lo scorso 9 luglio, ma invece è stato trasferito ad Alligator Alcatraz con l'accusa di aver violato la legge sull’immigrazione.
Il punto critico, secondo quanto riferito dall’uomo, è che da allora non ha ricevuto alcuna incriminazione formale. «Non ho la possibilità di parlare con un avvocato e nemmeno con un giudice», ha dichiarato al Tg2, sollecitando l'intervento delle autorità italiane per tutelare i suoi diritti.
Cos’è Alligator Alcatraz
Il centro di detenzione, costruito a tempo di record nel mezzo delle paludi delle Everglades, è stato fortemente voluto dall'ex presidente Donald Trump. Edificato su un ex aeroporto militare abbandonato, il sito è stato pensato per scoraggiare ogni possibilità di fuga: 200.000 alligatori, zanzare e pitoni popolano l’area, rendendola ostile e inaccessibile.
Soprannominato “Alligator Alcatraz”, il centro può ospitare fino a 5.000 detenuti, anche se al momento si prevede l’arrivo di circa un migliaio di immigrati irregolari considerati “criminali stranieri”. Il progetto è stato annunciato dal governatore della Florida, Ron DeSantis, con un investimento stimato di 450 milioni di dollari.
L’appello alle autorità italiane
Il caso di Mirabella Costa accende i riflettori su una questione più ampia: il rispetto dei diritti umani nei centri di detenzione per migranti. Le sue dichiarazioni e la denuncia delle condizioni di vita nel centro hanno già suscitato attenzione mediatica. Resta da vedere se e come le autorità italiane intenderanno rispondere al suo appello.
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