L’Italia Under 20 è campione d’Europa: «I commenti razzisti ci hanno dato la carica per vincere»
Insulti e pregiudizi sui social, ma la giovane Nazionale risponde sul parquet: campioni d’Europa con grinta, talento e identità plurale.
L’Italia Under 20 di pallacanestro è campione d’Europa. Un trionfo sportivo, ma anche un segnale sociale importante. La selezione guidata da coach Alessandro Rossi ha conquistato l’oro battendo nettamente in finale la Lituania con un punteggio di 83-66, al termine di un torneo giocato con qualità, sacrificio e grande spirito di squadra, nonostante i quattro infortuni che hanno ridotto il roster a soli otto effettivi per la finalissima disputata a Creta.
Ma accanto alla soddisfazione per il successo sportivo, arriva anche una denuncia forte: quella contro il razzismo. “Grazie mille a tutti i commenti negativi e razzisti sotto i vari post, ci avete dato la carica!” ha scritto in una Instagram story David Torresani, uno dei protagonisti della Nazionale. Una frase amara e potente, che fotografa la realtà che i giovani azzurri hanno dovuto affrontare: una valanga di commenti discriminatori e offensivi sui social media, in particolare dopo la vittoria in semifinale.
“Dove sono gli italiani in questa squadra?”, “Italiani neri? Mmm, in che modo?”: sono solo alcuni dei messaggi apparsi sotto i post dedicati alla squadra. Un’ondata di razzismo che ha accompagnato il cammino della Nazionale fin dall’annuncio dei 12 convocati, ma che non ha scalfito la determinazione del gruppo. Anzi, come ha spiegato Torresani, ha contribuito a motivarli ulteriormente.
Il successo europeo arriva dopo quelli ottenuti nel 2013 e nel 1992, ma ha un valore che va oltre la semplice vittoria sportiva. Questa squadra è lo specchio di un’Italia che cambia, fatta di giovani con background migratori, cresciuti nelle periferie, in un contesto multiculturale e aperto. Un’Italia che assomiglia sempre di più alla realtà europea e globale, e che nel mondo dello sport trova uno dei suoi laboratori più vitali e dinamici.
Un esempio simile è già stato vissuto con l’atletica leggera, dove molti atleti italiani di seconda generazione hanno portato risultati straordinari. Ora il basket raccoglie il testimone, mostrando quanto talento e coesione possano prevalere anche contro l’ignoranza e la discriminazione.
Fonti: dichiarazione Instagram di David Torresani, cronaca sportiva della finale dell’Europeo Under 20, social media della Nazionale italiana di basket.
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