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Trascrizione

Non bastano bombe e fame: l’esercito israeliano usa spray al peperoncino sui civili affamati a Gaza

Resta alta la tensione a Gaza, dove un nuovo video pubblicato sulla piattaforma X e verificato dall'agenzia di fact-checking Sanad di Al Jazeera mostra truppe israeliane usare spray al peperoncino contro palestinesi disperati in cerca di aiuti umanitari. La scena si è svolta il 10 luglio a Shakoush, nella città di Rafah, nel sud della Striscia, nei pressi di un punto di distribuzione della Global Humanitarian Foundation (GHF), un'organizzazione umanitaria sostenuta da Israele e Stati Uniti ma fortemente criticata da più fronti internazionali.

Nel video, della durata di 20 secondi, si vedono uomini, donne e bambini correre in tutte le direzioni, mentre cercano di allontanarsi dai soldati armati. Alcuni si coprono il viso con i vestiti per proteggersi dallo spray, altri scappano con sacchi di farina caricati sulle spalle, segno della disperazione con cui cercano di assicurarsi il minimo indispensabile per sopravvivere.

Secondo Al Jazeera, che ha rilanciato le immagini, l'attacco è avvenuto presso un sito di distribuzione della GHF, agenzia che ha preso piede a Gaza a partire dalla fine di maggio, in un contesto di profonda crisi umanitaria. Dall’inizio delle operazioni della fondazione, almeno 891 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano cibo, ha dichiarato il Ministero della Salute palestinese.

Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato il 15 luglio aggiunge un dato ancora più inquietante: almeno 674 di queste morti sono avvenute nelle immediate vicinanze dei siti della GHF. L’intera operazione umanitaria della GHF ha suscitato polemiche per aver sostituito la storica rete di distribuzione degli aiuti delle Nazioni Unite, messa da parte dopo che Israele ha alleggerito – ma non rimosso – il blocco imposto sull’enclave per oltre due mesi.

La situazione sul campo si fa ogni giorno più drammatica: la fame, la scarsità di aiuti e la violenza diretta rendono le condizioni di vita a Gaza sempre più insostenibili. L’uso di spray urticante contro civili affamati non fa che alimentare la condanna internazionale verso una stage che continua a mietere vittime tra la popolazione civile, senza una via d’uscita all’orizzonte.

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Fonti: Al Jazeera, Sanad Fact-checking Agency, Ministero della Salute palestinese, Rapporto ONU del 15 luglio.

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